Questi eventi possono essere traumi dovuti ad incidenti, lutti, terremoti, disastri naturali, ma anche traumi di tipo interpersonale – relazionale, come i traumi emotivi che si generano nella relazione con una figura di attaccamento disfunzionale.
Esperienze che comportano uno stato di stress possono avere degli effetti particolari sulla memoria. Le esperienze traumatiche possono inibire la normale elaborazione dei ricordi interferendo con i meccanismi di registrazione e immagazzinamento.
Infatti quando si vive un’esperienza traumatica e dolorosa che non si riesce a dimenticare e ci ossessiona o ci crea dei sintomi, il ricordo di quel vissuto traumatico si congela e non si riesce ad elaborare. Resta cioè a replicarsi nel nostro cervello generando dei sintomi spiacevoli.
La desensibilizzazione e la rielaborazione che avvengono durante una seduta di EMDR derivano dall’elaborazione del ricordo dell’esperienza traumatica e quindi si osserva che il paziente per la prima volta vede il ricordo lontano, distante.
Riesce così a modificare le valutazioni cognitive su di sé, incorporando emozioni adeguate alla situazione ed eliminando le sensazioni fisiche spiacevoli.
Dopo il lavoro con l’EMDR,i pazienti ricordano ancora l’evento o l’esperienza traumatica, ma sentono che questa fa parte del passato e il suo contenuto è totalmente integrato in una prospettiva neutrale.
L’EMDR riduce così la vividezza e la carica emotiva di ricordi disturbanti.
Per maggiori informazioni: https://emdr.it
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